Pallone di Gravina

Presidio Slow Food

 

Il progetto Presidi di Slow Food nasce nel 1999 come naturale evoluzione dell'Arca del Gusto per il recupero e la salvaguardia di piccole produzioni di eccellenza gastronomica minacciate dall'agricoltura industriale, dal degrado ambientale, dall'omologazione.

 

 

Il Pallone di Gravina é un presidio Slow Food (informazioni "Pagina Legenda" del sito) riconosciuto, dopo una lunga trafila, nel 2012. Ma cos'é un Presidio? Presidi sono prodotti selezionati dalla Fondazione Slow Food per la Biodiversità Onlus, che si avvale nelle sue valutazioni di una commissione tecnica costituita da esperti nelle varie discipline.

 

Caratteristiche di ciascun Presidio Slow Food sono: Il rischio di estinzione, reale o potenziale (una valutazione effettuata in base alla constatazione di una quantità di produzione decrescente nel tempo in un'area delimitata).

Il legame alla memoria e all'identità di un gruppo: i prodotti dei Presìdi Slow Food devono essere varietà o ecotipi autoctoni e tradizionalmente coltivati nell'area di produzione, con caratteristiche peculiari dovute al legame con un territorio specifico di coltivazione e sviluppatisi grazie al forte collegamento con le caratteristiche pedoclimatiche di una particolare area.

 

E' possibile altresì avviare Presìdi su specie vegetali, ma solo se non hanno nel tempo sviluppato varietà. Nel caso si tratti di animali, devono appartenere a razze o popolazioni autoctone bene acclimatate in un territorio specifico nel medio e lungo periodo (normalmente si parla di almeno 50 anni, ma il periodo di tempo va valutato anche in rapporto alla storia, alla cultura e allo sviluppo socio-economico di un territorio specifico).

Si possono realizzare Presìdi su risorse spontanee (vegetali e/o animali) solo se non sono a rischio di estinzione, se il prelievo delle stesse è sostenibile e se il progetto di Presidio prevede anche la conservazione e la tutela di una particolare tecnica di lavorazione o conservazione.

 

Il legame con il territorio in modo comprovato: i prodotti devono essere legati a un'area specifica da un punto di vista ambientale, storico e socio-economico. La produzione di quantità limitate, secondo pratiche tradizionali, da aziende agricole o di trasformazione di piccole dimensioni (per piccola dimensione artigianale si fa riferimento alla norma di legge comunitaria). La grande qualità organolettica e la loro validità anche in senso ambientale e sociale, perché solo rispettando anche questi due ultimi elementi si può garantire il piacere del gusto che è il fondamento della filosofia di Slow Food. Ogni disciplinare di produzione di un Presidio deve rispettare specifiche linee guida, diverse per le varie tipologie di prodotto. Ed è per questo motivo che i prodotti "etichettati" Presidi Slow Food sono di una qualità superba.

 

Pallone del Gravina Caseificio Derosa

 

Maggiori informazioni sono reperibili attraverso i link che trovate in questa sezione. Potrete raggiungere i siti web del Pallone di Gravina e del Progetto Pallone di Gravina Storyteller.

 

 

Il Pallone di Gravina del Caseificio Artigianale Derosa.

Il Pallone di Gravina del Caseificio Artigianale F.lli Derosa, Presidio Slow Food, viene stagionato in cantina ad una temperatura non controllata "meccanicamente". Pertanto il suo gusto è molto deciso e sicuramente, questa particolarità, consegna un valore aggiunto che viene apprezzato da tutti. Si è deciso di affinare la propria produzione in cantina perché si intende rispettare la storicità del prodotto.

Infatti nell'antichità il Pallone veniva stagionato in cantina o in grotta, acquistando un gusto deciso e inimitabile, e non in cella frigorifera. Ed è proprio grazie a questa particolarità, l'affinatura in cantina di "Calcarenite di Gravina", che viene scelto, da noti ristoranti ma non solo, per piatti di rinnomata importanza. La produzione del Pallone di Gravina - Presidio Slow Food, del Caseificio Derosa, si spinge sino a stagionature di 12/18 mesi. In questo caso il prodotto è di alto pregio.

 

Pallone di Gravina del Caseificio Derosa Premiato "Custode del Gusto2015".

La Commissione "GourmArte" (www.gourmarte.it), presieduta da Elio Ghisalberti, preposta alla selezione dei prodotti chiamati a rappresentare la Puglia in campo agroalimentare alla IV edizione di GourmArte, ha indicato il "Pallone di Gravina" del "Caseificio Artigianale dei Fratelli Derosa" quale Testimone d'Eccellenza e quindi si assegna il Premio "Custode del Gusto 2015". Un importante riconoscimento a livello nazionale.

 

Procedura Certificazione D.O.P. Pallone di Gravina.

Il Caseificio Artigianale dei Fratelli Derosa è uno degli attori, oltre che degli artefici, dell'iter procedurale per la richiesta della D.O.P. per il Pallone di Gravina. La sigla DOP (Denominazione di Origine Protetta) designa un prodotto originario di una regione e di un paese, le cui qualità e caratteristiche siano essenzialmente o esclusivamente dovute all'ambiente geografico (termine che comprende i fattori naturali e quelli umani).

Tutta la produzione, la trasformazione e l'elaborazione del prodotto devono avvenire nell'area delimitata, nel rispetto di una ben definita ricetta tradizionale. Il cammino per la certificazione a Denominazione di Origine Protetta sarà lungo, in quanto servono anni e lavoro costante sia in ambito nazionale che europeo, ma crediamo nel progetto come abbiamo fortemente creduto nella certificazione Slow Food; attestazione che è giunta nel 2012.

CASEIFICIO ARTIGIANALE

FRATELLI DEROSA

PRODUTTORI DEL PALLONE DI GRAVINA

 

DAL 1960 AL SERVIZIO DELLA GENUINITA'

Pallone di Gravina

 

Il Pallone di Gravina è un Presidio Slow Food riconosciuto nel 2012. Il disciplinare prevede che il prodotto deve stagionare per almeno quattro mesi. La stagionatura dei Palloni di Gravina del Caseificio Derosa avviene in Cantina. In questo modo il Pallone di Gravina acquista dei sapori e dei profumi straordinariamente avvolgenti e intensi.

 

 

Cos'é il Pallone di Gravina

Il Pallone di Gravina è un formaggio in apparenza, ma solo in apparenza, simile al caciocavallo, a forma sferica, prodotto con latte crudo proveniente da allevamenti del territorio della Murgia Alta e di Gravina in Puglia. Originario dell’area di Gravina, da cui prende il nome, è attualmente prodotto nella zona di Gravina in Puglia, di Matera e della Murgia. Nell'agosto del 2010, dopo una breve trafila, è diventato un "Prodotto Tradizionale Regionale" attraverso la revisione da parte del Ministero dell'Agricoltura. Nell'ottobre 2012 è diventato, invece, Presidio Slow Food (informazioni "Pagina Legenda" del sito). I Presìdi Slow Food sostengono le piccole produzioni tradizionali che rischiano di scomparire, valorizzano territori, recuperano antichi mestieri e tecniche di lavorazione, salvano dall'estinzione razze autoctone e varietà di ortaggi e frutta).

 

Le Origini del Pallone di Gravina

Il Pallone di Gravina è un formaggio a pasta filata (informazioni "Pagina Legenda" del sito) che viene prodotto con latte crudo proveniente da allevamenti esclusivamente del territorio.

Le origini sono molto remote: i reperti rinvenuti nel Parco Archeologico di Botromagno a Gravina in Puglia, danno diverse testimonianze. Infatti all’interno dei corredi funebri dell’antica Sidion greca, poi Silvium romana, sono stati ritrovati tra gli addobbi funerari (risalenti appunto al VII secolo a.C., periodo di dimora Peuceta) strumenti per la lavorazione del latte ed, addirittura, una grattugia o gratta-cacio per formaggi a scorza dura come il Pallone di Gravina.

In tempi pù recenti la lavorazione di questo formaggio vaccino a pasta dura filata risale all’epoca della transumanza, quando lungo i regi tratturi pugliesi transitavano armenti e greggi di migliaia di capi. Infatti la città di Gravina nei secoli passati era una delle stazioni di sosta più importanti sul tratturo Bradanico-Tarantino (che va da Melfi a Castellaneta) e vanta un’importante tradizione casearia.

Tutta la capacità lattiera che veniva dai bestiami era usato per la lavorazione di formaggi pecorini e vaccini con la produzione, soprattutto, di pasta filata. Esempi importanti sono i latticini freschi: fior di latte, mozzarella, stracciatella, nodini, trecce, manteca (burrino) e burrate; ma anche e soprattutto gli stagionati come il Pallone di Gravina.

 

Il Territorio del Pallone di Gravina

l bacino della Murgia Alta e del Bradano sono da sempre stati vocati alla trasformazione del latte e dei sui derivati. Il territorio di Gravina in Puglia è stata un'importante stazione del regio tratturo Melfi - Castellaneta, nonché luogo dove la maestria degli artigiani ha saputo creare formaggi di eccellenza. La particolarità della cultura silvo-pastorale ha saputo prender vantaggio dai luoghi caratteristici per stagionare o affinare i prodotti. Gli ipogei gravinesi (informazioni "Pagina Legenda" del sito) sono da sempre i luoghi della conservazione alimentare: palmenti, granai, neviere, pagliere, cantine, cisterne e posti legati alla stagionatura dei formaggi. A questi si aggiunge un città sotterranea, che oggi è possibile visitare, completamente vocata, in passato, all'affinatura dei Palloni.

 

La Materia Prima del Pallone di Gravina

Le origini del latte che hanno dato vita al Pallone di Gravina sono di provenienza podolica; infatti la vacca podolica stazionava in maniera permanente nella zona detta "Bosco Difesa Grande" a 5 km dalla città di Gravina in Puglia. Pertanto storicamente il Pallone è stato prodotto anche con latte di Podolica, ma oggi le razze sono: Frisona, Pezzata Rossa e Bruna Alpina; esse vivono in condizioni di benessere animale a stabulazione semilibera, mangiano solamente erbe e foraggio secco e bevono acqua.

 

La Particolarità del Pallone di Gravina.

La particolarità del Pallone di Gravina non è nel latte e nemmeno nella grande maestria dei casari (del passato come degli attuali) ma nella stagionarura e più esattamente nel luogo ove "risiede" e si "riposa" il formaggio. La storia e le leggende della cultura popolare ci dicono che il Pallone di Gravina veniva stagionato nelle "gravine". La gravina è una tipica morfologia carsica della Murgia gravinese. Le gravine (informazioni "Pagina Legenda" del sito) sono incisioni erosive profonde anche più di 100 metri, molto simili ai Canyon, scavate dalle acque meteoriche nella roccia calcarea. Le sue pareti, molto inclinate ed in alcuni casi verticali, possono distare tra loro tra poche decine di metri a più di 200 metri. All'interno di questi Canyon ci sono delle grotte naturali formate da "Calcarenite di Gravina". Questa è una roccia sedimentaria organogena ( i suoi elementi sono cioè costituiti da frammenti fossili di gusci di molluschi e crostacei), a granulometria grossolana, di colore giallognolo, a causa delle alterazioni subite da parte degli ossidi ed idrossidi di ferro, o biancastro.

Quindi il Pallone di Gravina veniva stagionato nelle grotte di roccia di "Calcarenite di Gravina" (informazioni "Pagina Legenda" del sito) e qui, grazie alle muffe nobili che si formavano e che attaccavano la scorza del prodotto stesso, veniva lasciato per diversi mesi.

 

Perché si chiama Pallone di Gravina

Il Pallone di Gravina prende il proprio nome dal luogo di produzione e di stagionatura; le grotte di "Calcarenite di Gravina" che si trovano nelle gravine del territorio della città murgiana. Infatti, dobbiamo sottolineare, che oltre la stagionatura anche la trasformazione del latte nel prodotto finale avveniva anche in questi ipogei carsici.

 

Curiosità del Pallone di Gravina

Sul Pallone di Gravina vi sono diverse curiosità. Tra le tante citiamo di vicende di "brigantaggio". Nei secoli scorsi il prodotto veniva lavorato e stagionato nelle gravine ed era. per i casari del tempo, un vero e proprio investimento. Questo "tesoro" faceva quindi gola a chi, persone senza scupoli e senza legge, voleva approfittarsi delll'altrui lavoro. Ci sono quindi notizie su vere e proprie lotte tra produttori e briganti.

 

Le Fonti Storiche del Pallone di Gravina

Altre informazioni sul Pallone di Gravina si trovano nell’enciclopedia agraria del Regno di Napoli del 1859 che, appunto, cita il Pallone di Gravina facendo riferimento alla sua preparazione. Ci sono altri riferimenti anche nel "Finanche come le Lectures on Agricultural, Chemistry and Geology" (Edimburgo e Londra, 1847) in cui si cita il Pallone di Gravina come uno dei formaggi più popolari e di pregio dell'Italia meridionale, all'epoca Regno delle Due Sicilie. Tra il 1797 e il 1816 Lorenzo Giustiniani, nobile ed avvocato napoletano nell’opera "Dizionario Geografico ragionato del Regno di Napoli", descrive che nella città di Gravina tra "...le massime industrie è quella dè formaggi, che vi riescono a cagione dè buoni pascoli assai saporosi, e specialmente i cacicavalli, che fanno di una figura rotonda appellati melloni o palloni, sono squisitissimi...".

 

Il Pallone di Gravina Presidio Slow Food

Nell'anno 2012 è stato creato il Presidio Slow Food Pallone di Gravina (informazioni "Pagina Legenda" del sito), grazie all'impegno dei produttori, della locale condotta Slow Food e dell'Associazione Murgiamadre (food, culture, territory).

 

Produzione del Pallone di Gravina

 

Maggiori informazioni sono reperibili attraverso i link che trovate in questa sezione. Potrete raggiungere i siti web del Pallone di Gravina e del Progetto Pallone di Gravina Storyteller.

 

 

La Produzione del Pallone di Gravina

Negli ultimi anni la produzione è stata concentrata in provincia di Matera, tuttavia l'antica ricetta del pallone è ancora viva nell’area della Murgia e su Gravina di Puglia in particolare. La tecnica di produzione è analoga a quella del caciocavallo: raggrumato il latte con caglio liquido di vitello o in pasta di agnello o di capretto e acquisita la cagliata, la si raccoglie e la si fa stazionare sul tompagno. Quando la pasta ha raggiunto l’acidità voluta, in genere dopo due o tre ore, si taglia a fettine e si fila con acqua calda. Nella fase di formatura, si dona alla pasta la caratteristica forma sferica.

 

Nel momento successivo alla salatura in salamoia i palloni sono posti ad asciugare per circa 15 giorni nello stesso luogo di produzione e poi asciugati in cantina. La scorza è dura, liscia, robusta, di colore paglierino che tende al castano o al grigio-bruno con la stagionatura; la pasta è filata, cruda, liscia, di colore paglierino che tende al dorato con la stagionatura, con eventuale leggera occhiatura. il peso varia da 1,5 a 2,5 kg.

 

Può essere consumato fresco, già dopo appena 20 giorni dalla sua produzione, ma è soprattutto apprezzato se stagionato almeno tre/quattro mesi. La stagionatura gli permette di acquisire maggiore piccantezza e pregio. Il pallone di Gravina si produce da gennaio a marzo, è ottimo dopo tre mesi di stagionatura anche se il disciplinare, a cui tutti si adeguano, indica che prima dei quattro mesi di stagionatura il prodotto non può ricevere il bollino "Presidio Slow Food".

 

Associazione Pallone di Gravina

 

Associazione per la Tutela e la Valorizzazione del Pallone di Gravina. Un ente che come stella polare possiede la caratteristica di tutelare e valorizzare il formaggio storico. L'associazione promuove e valorizza il Pallone di Gravina Presidio Slow Food.

 

 

L'Associazione si è posta come target primario quello di valorizzare in tutte le sedi possibili e tutelare questo prodotto, il Pallone di Gravina, che è oramai conosciuto in tutta Italia come prodotto d'eccellenza. Ricordiamo che il Pallone di Gravina Presidio Slow Food é un prodotto che possiede caratteristiche particolari in vitù del fatto che il disciplinare, che prevede peculiarità non comuni, é stato redatto tra i produttori e la Slow Food stessa. Questo per preservare, tutelandolo dagli altri prodotti, un formaggio estremamente particolare.

 

L'Associazione partecipa ad una serie di convegni, mostre e fiere (Salone del Gusto 2012-2014, Cheese 2013-2015-217 e tanti altri eventi nazionali) che servono per promuovere il formaggio; prodotto che vede gli allevatori essere all'interno del Parco dell'Alta Murgia. L'Associazione per la Tutela e la Valorizzazione del Pallone di Gravina, è retta dal Presidente Rosamaria Derosa (Presidente Città Mettropolitana CNA Bari).

 

 

Recapiti Presidente Associazione

Dott.ssa Rosamaria Derosa

Telefono 3483538734

Sito: www.cheesestoryteller.it

 

Siti Riferimento

 

Maggiori informazioni sono reperibili attraverso i link che trovate in questa sezione. Potrete raggiungere i siti web del Pallone di Gravina e del Progetto Pallone di Gravina Storyteller.

 

 

Pallone di Gravina

Siti web di riferimento dove ci sono maggiori informazioni su questo formaggio storico dalle mille peculiarità; tra le tante la "Calcarinite di Gravina".

- www.pallonedigravina.info

- www.pallonedigravina.net

 

 

Pallone di Gravina Storyteller

Dietro il formaggio e la sua produzione vi é un mondo; un mondo fatto dal territorio, dalle tradizioni, dalla storia, degli animali e dall'uomo. Vicende che vanno narrate; ecco nascere la "Cantastorie del Formaggio".

- www.pallonedigravinastoryteller.it

- www.pallonedigravinastoryteller.com

 

 

Profilo Facebook

Nell'era dei social non poteva non mancare il profilo sia del Pallone che di chi lo produce.

- Profilo Pallone di Gravina

- Profilo Produttore Pallone di Gravina

 

 

Storytelling e Tour Esperienziale

Tours culturali fatti di esperienze gastronomiche, degustazioni, scoperte delle proprie radici, laboratori artigianali e tanto altro. Si viaggia per apprendere, immergersi in momenti di vita quotidiana e partecipare ad attività dattiche. Il tutto supportati da personale preparato.

- Pagina "Storyteller"

- www.cheesestoryteller.it

- www.pallonedigravinastoryteller.it

- www.pallonedigravinastoryteller.com

 

 

Foto Gallery P. Amendolara (Foto Artist)

Il famoso fotografo pugliese, Pietro Amendolara, si é cimentato nel ritrarre il Pallone di Gravina del Caseificio Derosa.

- Foto Gallery Pallone di Gravina

 

 

Studi Scientifici (Cnr)

Il Pallone di Gravina è un formaggio con una storia pluricentenaria e con una peculiarità straordinariamente unica: la stagionatura. La metodologia di "maturazione" del prodotto è stato da sempre il segreto di questo formaggio. Ed è per questo che si sono avviate diverse ricerche di settore. Eccovi una presentazione delle ricerche scientifiche del Pallone di Gravina del Caseificio Artigianale dei F.lli Derosa, attraverso enti di ricerca nazionali.

- Pagina "Studi Scientifici" Pallone Gravina

 

 

Legenda

Calcarinite di gravina, ipogei, pasta filata e tanti altri sono le terminologie utilizzate. Per chi non dovesse essere completamente addentro a questi termini abbiamo approntato una legenda che li spiega. Il link sottostante vi condurrà nella sezione "Legenda" dove, appunto, avrete le informazioni necessarie per comprendere a meglio terminologie tecniche specifiche.

- Pagina "Legenda" Pallone di Gravina

 

 

English version of the "Pallone Page"

Some English language pages on the gravina ball and its typical history.

- English Version Page

Foto Gallery

 

Breve gallery fotografica delle fasi di lavorazione del Pallone di Gravina.

 

La lavorazione del Pallone di Gravina é una vera e propria arte. Una manualità che affonda le radici nella antica tradizione e nella grande capacità dei mastri casari che con movimenti ritmici creano, dalla pasta informe, una vera e propria opera d'arte. Nella foto che seguono potete vedere i mastri casari del Caseificio Derosa e in particolare Nicola Derosa. Clicca sulle immagini per vedere il formato grande.

Foto Gallery

 

Breve gallery fotografica del Pallone di Gravina - Presidio Slow Food del Caseificio Artigianale dei F.lli Derosa stagionato nella "Carlcarinite di Gravina".

 

 

Il Pallone di Gravina del Caseificio Artigianale dei F.lli Derosa Presidio Slow Food - Premio Custode del Gusto 2015, viene stagionato in Calcarinite di Gravina come accadeva secoli fa. Clicca sulle immagini per vedere il formato grande.

Slow Food

 

Slow Food è un grande movimento culturale sul cibo di ampio respiro internazionale. L'associazione promuovere il diritto al piacere, difendere la centralità del cibo e il suo giusto valore.

 

 

Slow Food nasce nella città di Bra, in provincia di Cuneo, e si pone come obiettivo la promozione del diritto a vivere il pasto, e tutto il mondo dell'enogastronomia, innanzitutto come un piacere.

 

Fondata da Carlo Petrini e pensata come risposta al dilagare del fast food, dello junk food, e delle abitudini frenetiche, non solo alimentari, della vita moderna, Slow Food studia, difende, e divulga, le tradizioni agricole ed enogastronomiche di ogni parte del mondo.

 

Slow Food si è impegnata per la difesa della biodiversità e dei diritti dei popoli alla sovranità alimentare, battendosi contro l'omologazione dei sapori, l'agricoltura massiva, le manipolazioni genetiche.

 

 

Foto Gallery

 

Alcune istantanee scattate nei vari eventi a cui partecipa l'associazione presieduta dalla Dott.sa Rosama Derosa.

 

 

L'associazione partecipa ad eventi, incontri e fiere per valorizzare il Pallone di Gravina Presidio Slow Food. Clicca sulle immagini per vedere il formato grande

 

 

Caseificio Artigianale dei F.lli Derosa Srl

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